Giorni e giorni di sofferenza fisica ed impotenza spirituale. La mia natura si rivela ancora tanto debole, tanto corrotta e nello stesso tempo la sete di amore, di purezza cresce ed è viva sofferenza. Questo contrasto tra desiderio e realtà concreta mi fa perfino dubitare della mis sincerità. Se non c'è in me l'amore, l'amore testimoniato con la vita, cosa c'è in me di vero! Questo passaggio dalla tentazione... a un raccoglimento profondo, da un vuoto spirituale penosissimo ad un fuoco che mi brucia dentro come una ferita infiammata ed aperta, mi fa temere di un cammino e soprattutto di un amore che va continuamente avanti e indietro. E poi la stanchezza fisica e la battaglia contro il sonno...! Come devo riconoscermi ed accettarmi piccola, mio Signore! E se mi accetti Tu, perché devo temere?
In fondo ci fa tanto bene, ogni tanto trovarci semplicimente a terra. Non riesco a vegliare accanto a Te col cuore acceso, ma sei stanco anche Tu e penso di essere quella pietra su cui puoi poggiare il capo...
Maria Evangelista della SS. Trinità
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