Gesù è venuto sotto le sembianze di un bambino, per mostrarci il grande desiderio di colmarci dei suoi beni. Ora “in lui sono nascosti tutti i tesori” (Col 2,3); il suo Padre celeste “gli ha dato tutto nelle mani” (Gv 3,35; 13,3). Se vogliamo luce, egli per questo è venuto, per illuminarci. Se vogliamo forza per resistere ai nemici, egli per questo è venuto, per confortarci. Se vogliamo il perdono e la salvezza, egli per questo è venuto, per perdonarci e salvarci. Se vogliamo infine il sommo dono dell'amor divino, egli è venuto per infiammarci; e soprattutto a questo fine si è fatto bambino ed ha voluto a noi comparire quanto più povero ed umile, tanto più amabile, per togliere da noi ogni timore e per guadagnarsi il nostro amore. ... Tutti i bambini sanno guadagnarsi un tenero affetto da chi li guarda; ma chi non amerà poi con tutta la tenerezza un Dio, vedendolo fatto fanciullino, bisognoso di latte, tremante di freddo, povero, avvilito ed abbandonato, che piange, che vagisce in una mangiatoia sopra la paglia? Ciò faceva esclamare l'innamorato S. Francesco: Amemus puerum de Bethlehem, amemus puerum de Bethlehem. Anime, venite ad amare un Dio fatto bambino, fatto povero, ch'è tanto amabile, e ch'è sceso dal cielo per darsi tutto a voi.
Sant'Alfonso Maria de' Liguori
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