Thursday 29 November 2012

Rinascimento - Gianni Morandi

Rinascimento by Gianni Morandi on Grooveshark


Questo mondo tende la sua mano
forse cerca Dio
cerca aiuto a Dio.
Sento questo mondo ormai lontano
questo mondo nostro
questo mondo mio.

E mi rivedo da bambino
nei ruscelli con quell’acqua
trasparente.

Come adesso è la mia mente
che già vola sul mare
perchè vuole cercare
quelche cosa di vero
qualche cosa di puro
che assomiglia all’amore
che ci manca tanto
e che ormai
noi viviamo nel sogno.

Ma che accade in questo mondo
sembra un altro mondo
che ci fa paura
che ci fa tremare
cosa accade
dentro in fondo a noi
batte ancora il cuore
o è già morto ormai
questa sete di potere
di potere e denaro
un destino troppo amaro.
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La soluzione forse è pregare
credere di più in ciò che vale.
Una vita più spirituale
meglio adesso sai
prima di morire.

Poi forse nasceranno rose
la coscienza che fiorisce nelle case.

Una nuova conoscenza
innocenza e sapienza
che riunisce la gente
la gente che ci ascolta
una luce sorgente
che irradia le menti e si stende
sulle albe e i tramonti.

Finirà lo smarrimento
sarà un rinascimento
la speranza grande
che ci fa vibrare
fino in fondo
sentiremo poi qualcosa dentro noi
vivi più che mai
un miracolo la fede
la gioia di chi crede
finalmente un nuovo mondo
un nuovo mondo.

Sunday 18 November 2012

Maria mi purifica


C'è ancora in me l'esigenza di una purificazione più totale, più profonda. Ma non mi preoccupo. Un bimbo nel seno della propria mamma non può preoccuparsi del suo ingresso nella vita. La mamma prepara i suoi occhi per vedere la luce, l'abito per rivestirlo e il luogo per il suo riposo. Così fa per me Maria. Ho la sicurezza profonda che Essa mi otterrà la piena purificazione, perché Dio sia in me pienamente glorificato. La Sua maggior gloria è la piena realizzazione in noi della Sua Salvezza, cioè il Suo amore che ha potuto compiere tutto!...

Silenzio, spogliamento, pace. La Madonna agisce con una azione profonda che mi libera, mi purifica, fa sempre più vuoto e silenzio.

Maria Evangelista della SS. Trinità

Sunday 11 November 2012

Dissetare Gesù con l'abbandono e la riconoscenza

          «Voglio farti leggere nel libro di vita, dov'è contenuta la scienza d'Amore». La scienza d'Amore, oh, sì! la parola risuona dolce all'anima mia, desidero soltanto questa scienza. Per essa, avendo dato tutte le mie ricchezze, penso, come la sposa  [del Cantico] dei cantici, di non aver dato nulla (Ct 8,7). Capisco così bene che soltanto l'amore può renderci graditi al Signore, da costituire esso la mia unica ambizione.

        A Gesù piace mostrarmi il solo cammino che conduca alla fornace divina, cioè l'abbandono del bambino il quale si addormenta senza paura tra le braccia di suo Padre. «Se qualcuno è piccolo, venga a me», ha detto lo Spirito Santo per bocca di Salomone (cfr Pr 9,4), e questo medesimo Spirito d'amore ha detto ancora che «la misericordia è concessa ai piccoli» (cfr Sap 6,6). In nome suo il profeta Isaia ci rivela che nell'ultimo giorno «il Signore condurrà il suo gregge nelle pasture, raccoglierà gli agnellini e se li stringerà al cuore» (Is 40,11)... 

        
Ah, se tutte le anime deboli e imperfette sentissero ciò che sente la più piccola fra loro, l'anima della sua Teresa, nessuna dispererebbe d'arrivare alla vetta della montagna d'amore, poiché Gesù non chiede grandi azioni, bensì soltanto l'abbandono e la riconoscenza. Egli infatti dice nel Salmo 50: «Non ho bisogno alcuno dei capri dei vostri greggi, perché tutte le bestie delle foreste mi appartengono e le migliaia di animali che pascolano sulle colline... Immolate a Dio sacrifici di lode e di ringraziamento». Ecco ciò che Gesù esige da noi, non ha bisogno affatto delle nostre opere, ma soltanto del nostro amore, perché questo Dio stesso che dichiara di non aver bisogno di dirci se ha fame (Sal 50), non ha esitato a mendicare un po' d'acqua dalla Samaritana (Gv 4,7). Aveva sete... Aveva sete d'amore... Ah! lo sento più che mai, Gesù è assetato, non incontra se non ingrati e indifferenti tra i discepoli del mondo, e tra i suoi stessi discepoli trova pochi cuori i quali si abbandonino a lui senza riserve, e capiscano la tenerezza del suo amore infinito.

Santa Teresa del Bambin Gesù 

Tuesday 6 November 2012

Anima Christi


Soul of Christ, sanctify me;
Body of Christ, save me;
Blood of Christ, inebriate me;
Water from the side of Christ, wash me;
Passion of Christ, strengthen me;
O good Jesus, hear me;
Within Your wounds, hide me;
Separated from You, let me never be;
From the evil one, protect me;
At the hour of my death, call me;
And close to You, bid me;
That with Your saints, I may be, praising You forever and ever.

Amen

Friday 2 November 2012

Sete di dissetarti


Amore mio!
La sete di dissetarti
che sento nel mio profondo
mi trasporta fino al tuo Cuore
con la velocità di un fuoco
che rapidamente brucia un’ intera foresta.

Sto vivendo in un' spazio che non conosco.
So solamente che il mio cuore,
la mia mente, il mio corpo;
Tutto in me, arda per Te.

Mi hai rapita Amore mio,
E sento che vivo nel Tuo profondo
con una semplicità che non si capisce con le parole
ma solamente con un silenzio d’amore.

Thursday 1 November 2012

Sarò Amore - prima parte


Proprio perché nella mia anima sento vuoti immensi, proprio perché la mia fame di Dio è resa insaziabile da un lungo digiuno, io non posso accettare una "mitigazione" all'Amore, sotto qualsiasi forma, sotto qualsiasi condizione. Il Carmelo è per me il luogo dell'Assoluto, della totalità dell'amore che arde e manda più alto possibile la fiamma e tutto consuma, fino le nostre ceneri, senza che di noi rimanga traccia... Ho troppa fame, mio Dio! 16.9.1949

E più lo cerco, più mi sembra di essere rigettata lontano. Mi sento impura come una lebbrosa, eppure qualcosa mi forza a restare espostsa alla luce, a ricercare sempre l'Amore con un desiderio di Dio purificato da ogni scoria umana.
Non so se è possibile avere questa purezza nello stato in cui sono. So che il desiderio di questo Amore nella sua semplicità e purità assoluta è continuo e vivissimo, quanto più sono imperfetta, lontana...
Maria, fammi una vera carmelitana in questa purezza di amore, per Lui, Lui solo. Ma non tardare troppo. 30.10.1949

Mio Dio non mi abbandonare! La Tua Presenza è la mia stessa esistenza. Avvento 1949

Tutta la vita caremlitana non ha altra consistenza e altra fecondità che nell'amore, ma un amore contemplativo che diviene al sommo apostolico quanto più diviene esperienza mistica; cioè esperienza in noi dello Spirito Santo e irradiazione di questo Spirito. 17.12.1949

Che cos'è Gesù se non "l'Incarnazione di tutto l'Amore"! 25.12.1949

Sto scoprenco motivi di speranza e perfino di gioia nella mia povertà. Essa mi dà il senso vivissimo dell'azione di Dio in me. La mia impotenza riceve incessantemente il soccorso di Dio, perché senza questa sua grazia presente e operante nell'anima mia non so come potrei restare serena in questo stato...
Mio Dio, credo al Tuo Amore e confido che questo stesso amore mi aiuterà a corrispondere. Ti ringrazio di inoltrarmi così nel deserto. “Amare” dice il santo padre Giovanni della Croce è spogliarsi di tutto per l’Amato. 7.1.1950

Voglio rendere grazie per questa azione purificatrice che giunge alle radici… e accettarmi! Oh Amore misericordioso, travolgi ogni resistenza, anche ribelle. La mia miseria può resisterti, ma la mia volontà si arrende a Te totalmente. 27.1.1950

Però mi accorgo che stai demolendo tutto e va bene così perché non fai le cose a metà. Ma la mia vocazione al Carmelo si fa sempre più forte e io non riesco a capire e a pensare. 9.2.1950
Intanto passo le notti raggomitolata per il freddo e quando suona a Mattutino mi domando se proprio sono fatta per il Carmelo o per… restare a letto! Ogni mattina alle quattro mi viene immancabilmente questa tentazione e ci rido sopra perché ne vale la pena….
Infine la lunga familiarità con la sofferenza física e morale mi ha reso capace di una grande resistenza. Si, l’aver sofferto ci fa capaci di soffrire ancora di più. 14.2.1950

Scoprire il Carmelo è scoprire la vita teologale.
Signore, orienta completamente la mia anima nelle profondità di questa vita e allora non rimarrò mai sconcertata dal tuo modo di amarmi e dei mezzi che adoperi per la mia purificazione. 
Quando al Carmelo si incontra subito la sofferenza, cosi nuda e forte, tutto si debe ridimensionare e cercare nel buio… ma è proprio allora che si scopre la vera belleza del Carmelo. Così lo spogliamento totale è una ricerca, un bisogno, non perché lo spogliamento sia Dio, ma perché Dio in una carmelitana deve essere l’Unico. Egli sarà tutto presenta, quando tutto sarà venuto meno.
“La bellezza del Carmelo sarà data all’anima che assomiglia al deserto!”. 17.2.1950

Niente quanto un amore sofferto e una sofferenza trasformata in Amore può condurci a Lui, ad essere Lui. E poi “solo l’immolazione di sé si chiama amore”… 2.1950

Tutto il segreto della vita carmelitana lo sento riposte in questa parola: Diliges. Amerai! Ma con tutte le possibilità della natura e della grazia e sopratutto con tutto l’amore di Cristo in me. Tutto consarare all’amore, tutto offrire e consumare nell’amore....
La purezza e la totalità dell’amore è così indispensabile, così essenziale, che se dovessi accontentarmi di una misura e di una qualità di amore diluito e dimezzato dubiterei della mia vocazione al Carmelo, anzi non mi riconoscerai cristiana...
Mio Dio, che cos’è la nostra totalità ance se diamo tutto? La nostra povertà è il nostro dono, eppure al tuo amore basta questo per contraccambiare da Dio. 19.3.1950

Mi sembra di camminare nella verità. La conoscenza di Dio e la conoscenza di me stessa sono i due fari che non mi fanno sbagliare strada. Come mi sento “nuda” scopterta! Eppure quanta luce, quanto spazio nell’anima mia! La mia miseria ormai mi dilata. Sì, è tempo di sciogliere il mio canto dell’amore. Sono ancora nera, ma un giorno sarò bella. 24.3.1950

Gesù, quale capacità di amore e quale bisogno di amore nell’anima tua!
Che altro posso desiderare se non di dissetarti? Non c’è pace per l’anima mia che nel sentire tutta la mia vita disponibile per il tuo Amore.
Gesù, mio Salvatore mi offro alla tua sete. 30.3.1950

Come vorrei dissetare Gesù nel mistero di tante creature che hanno bisogno di Lui.
Tutti abbiamo sete, tutti! Ma quanti pochi andiamo alla vera Fonte! Come vorrei, mio Dio, far comprendere, sentire la “Tua Sete”. Allora tutte le genti, tutti i miei fratelli correrebbero con me ad amare l’Amore, tutti metterebbero le labbra del cuore alle Tue Ferite e tutta la sete umana diverebbe un’unica sete: la Tua, la nostra: amarci! Sì, lasciarci amare e riamarti, Signore, con l’amore che attingiamo da Te. 4.4.1950


Proprio perché nella mia anima sento vuoti immensi, proprio perché la mia fame di Dio è resa insaziabile da un lungo digiuno, io non posso accettare una "mitigazione" all'Amore, sotto qualsiasi forma, sotto qualsiasi condizione. Il Carmelo è per me il luogo dell'Assoluto, della totalità dell'amore che arde e manda più alto possibile la fiamma e tutto consuma, fino le nostre ceneri, senza che di noi rimanga traccia... Ho troppa fame, mio Dio! 16.9.1949

E più lo cerco, più mi sembra di essere rigettata lontano. Mi sento impura come una lebbrosa, eppure qualcosa mi forza a restare espostsa alla luce, a ricercare sempre l'Amore con un desiderio di Dio purificato da ogni scoria umana.
Non so se è possibile avere questa purezza nello stato in cui sono. So che il desiderio di questo Amore nella sua semplicità e purità assoluta è continuo e vivissimo, quanto più sono imperfetta, lontana...
Maria, fammi una vera carmelitana in questa purezza di amore, per Lui, Lui solo. Ma non tardare troppo. 30.10.1949

Mio Dio non mi abbandonare! La Tua Presenza è la mia stessa esistenza. Avvento 1949

Tutta la vita caremlitana non ha altra consistenza e altra fecondità che nell'amore, ma un amore contemplativo che diviene al sommo apostolico quanto più diviene esperienza mistica; cioè esperienza in noi dello Spirito Santo e irradiazione di questo Spirito. 17.12.1949

Che cos'è Gesù se non "l'Incarnazione di tutto l'Amore"! 25.12.1949

Sto scoprenco motivi di speranza e perfino di gioia nella mia povertà. Essa mi dà il senso vivissimo dell'azione di Dio in me. La mia impotenza riceve incessantemente il soccorso di Dio, perché senza questa sua grazia presente e operante nell'anima mia non so come potrei restare serena in questo stato...
Mio Dio, credo al Tuo Amore e confido che questo stesso amore mi aiuterà a corrispondere. Ti ringrazio di inoltrarmi così nel deserto. “Amare” dice il santo padre Giovanni della Croce è spogliarsi di tutto per l’Amato. 7.1.1950

Voglio rendere grazie per questa azione purificatrice che giunge alle radici… e accettarmi! Oh Amore misericordioso, travolgi ogni resistenza, anche ribelle. La mia miseria può resisterti, ma la mia volontà si arrende a Te totalmente. 27.1.1950

Però mi accorgo che stai demolendo tutto e va bene così perché non fai le cose a metà. Ma la mia vocazione al Carmelo si fa sempre più forte e io non riesco a capire e a pensare. 9.2.1950
Intanto passo le notti raggomitolata per il freddo e quando suona a Mattutino mi domando se proprio sono fatta per il Carmelo o per… restare a letto! Ogni mattina alle quattro mi viene immancabilmente questa tentazione e ci rido sopra perché ne vale la pena….
Infine la lunga familiarità con la sofferenza física e morale mi ha reso capace di una grande resistenza. Si, l’aver sofferto ci fa capaci di soffrire ancora di più. 14.2.1950

Scoprire il Carmelo è scoprire la vita teologale.
Signore, orienta completamente la mia anima nelle profondità di questa vita e allora non rimarrò mai sconcertata dal tuo modo di amarmi e dei mezzi che adoperi per la mia purificazione.
Quando al Carmelo si incontra subito la sofferenza, cosi nuda e forte, tutto si debe ridimensionare e cercare nel buio… ma è proprio allora che si scopre la vera belleza del Carmelo. Così lo spogliamento totale è una ricerca, un bisogno, non perché lo spogliamento sia Dio, ma perché Dio in una carmelitana deve essere l’Unico. Egli sarà tutto presenta, quando tutto sarà venuto meno.
“La bellezza del Carmelo sarà data all’anima che assomiglia al deserto!”. 17.2.1950

Niente quanto un amore sofferto e una sofferenza trasformata in Amore può condurci a Lui, ad essere Lui. E poi “solo l’immolazione di sé si chiama amore”… 2.1950

Tutto il segreto della vita carmelitana lo sento riposte in questa parola: Diliges. Amerai! Ma con tutte le possibilità della natura e della grazia e sopratutto con tutto l’amore di Cristo in me. Tutto consarare all’amore, tutto offrire e consumare nell’amore....
La purezza e la totalità dell’amore è così indispensabile, così essenziale, che se dovessi accontentarmi di una misura e di una qualità di amore diluito e dimezzato dubiterei della mia vocazione al Carmelo, anzi non mi riconoscerai cristiana...
Mio Dio, che cos’è la nostra totalità ance se diamo tutto? La nostra povertà è il nostro dono, eppure al tuo amore basta questo per contraccambiare da Dio. 19.3.1950

Mi sembra di camminare nella verità. La conoscenza di Dio e la conoscenza di me stessa sono i due fari che non mi fanno sbagliare strada. Come mi sento “nuda” scopterta! Eppure quanta luce, quanto spazio nell’anima mia! La mia miseria ormai mi dilata. Sì, è tempo di sciogliere il mio canto dell’amore. Sono ancora nera, ma un giorno sarò bella. 24.3.1950

Gesù, quale capacità di amore e quale bisogno di amore nell’anima tua!
Che altro posso desiderare se non di dissetarti? Non c’è pace per l’anima mia che nel sentire tutta la mia vita disponibile per il tuo Amore.
Gesù, mio Salvatore mi offro alla tua sete. 30.3.1950

Come vorrei dissetare Gesù nel mistero di tante creature che hanno bisogno di Lui.
Tutti abbiamo sete, tutti! Ma quanti pochi andiamo alla vera Fonte! Come vorrei, mio Dio, far comprendere, sentire la “Tua Sete”. Allora tutte le genti, tutti i miei fratelli correrebbero con me ad amare l’Amore, tutti metterebbero le labbra del cuore alle Tue Ferite e tutta la sete umana diverebbe un’unica sete: la Tua, la nostra: amarci! Sì, lasciarci amare e riamarti, Signore, con l’amore che attingiamo da Te. 4.4.1950


Maria Evangelista della SS. Trinità

Amore!

Amore, amore! O amore, che non sei né amato né conosciuto, datti a tutte le creature! Se non trovi dove riposarti, vieni tutto in me che ti accoglierò ben io. O anime create d'amore e per amore, perché non amate l'amore?

Maria Maddalena de Pazzi